La Festa della Sensa 2009

La Festa della Sensa anni 60
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La Festa della Sensa 2009
Manifesto Festa della Sensa 2009 - Ingrandireingrandire
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La Festa della Sensa 2008
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La Festa della Sensa 2008
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La Festa della Sensa 2008
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La Festa della Sensa 2008
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La Festa della Sensa 2008
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La festa de la Sensa, riveste oggi un significato di grande importanza, che va oltre la semplice rievocazione storica.

La nostra gratitudine va a chi a partire dagli anni sessanta propose e realizzà il recupero di un evento di questa importanza: in quegli anni forse non importava il "il fatto mediatico", ma "solo il fare!" recuperare e mantenere in vita la Sensa rappresentava il mantenere in vita la stessa Venezia.

Le prime edizioni furono realizzate semplicemente lanciando una ghirlanda d'alloro da un taxi acqueo o da un motoscafo di rappresentanza di qualche amministrazione.

Il contesto appena descritto, è ben rappresentato da un'ormai famosa storica foto in bianco e nero, che immortalando il momento clou della "commemorazione", ritrae (nella tristezza di un contesto squallidamente vuoto) tre anonimi motoscafi ed una ghirlanda appena lanciata in mare.

"Leggende metropolitane lagunari" racconterebbero che alle prime edizioni non solo partecipassero poche ed esclusivamente imbarcazioni istituzionali rigorosamente a motore, ma che la considerazione per la Sensa fosse Così bassa al punto che (in qualche occasione) qualcuno sembra aver delegato a presenziare il proprio motoscafista.

Un modo sicuramente "poco elegante" per celebrare Venezia ed il mare, ma che forse a quel tempo era motivato dalla convinzione di alcuni che ritenevano il tutto inutile sopravvivenza di retaggi storici che nulla avevano da spartire con il ricco futuro.

Fortunatamente non tutti hanno pensato che progresso dovesse significare buttare via secoli di tradizioni e di legami naturalmente insiti nell' intima unione tra la città lagunare ed il suo mare.

La determinazione degli organizzatori e non solo, nel conservare gelosamente le proprie radici e la propria storia, ha prodotto una lenta e ma sicura inversione di tendenza.

Infatti negli anni novanta la festa della Sensa viene "abbracciata e sorretta" dal rinato e rifondato mondo del remo che non solo riscopre l'evento, ma in esso si riconosce e lo fa proprio.

In quegli anni la costituzione del Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta, (grazie alla raggiunta intesa tra le Associazioni Remiere), permette di fondere tutte le forze del mondo della voga.

Esse attraverso un rinnovato entusiasmo e partecipazione collettiva assicurano da allora partecipazione attiva e sostegno reale alla rievocazione stessa.

Il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta, proprio per il ruolo di fondamentale polo d'aggregazione che è venuto a ricoprire in questi anni, rappresenta simbolicamente per tutto il mondo della voga il sostegno alla Sensa.

Per quanto riguarda l'organizzazione dell'evento "Sensa", il Coordinamento sarà attento e severo "controllore attivo", osserverà e vigilerà soprattutto sui compiti delegati al "popolo dei remi".

Questi compiti, attribuiti da altri (forse in buona fede) sembrano, anziché esaltare la tanto sospirata spontanea partecipazione popolare ed attaccamento alla tradizione, voler trasformare (forse inconsapevolmente) i vogatori che compongono l'imponente e maestoso corteo acqueo, in vere e proprie anonime comparse: considerati solo per il declassato e non qualificato servizio svolto ai remi.

Qualcuno (forse sempre inconsapevolmente) pensa di avere di fronte al posto di un popolo maturo e festante, degli ospiti ingombranti e mal sopportati da spupazzare all'interno di una ennesima cartolina sbiadita e già vista.

E' quella cartolina dove ancora una volta i veri protagonisti si ritrovano ai margini di una farsa: a "fingere" quello che i veneziani erano, per il divertimento e critico gradimento del "foresto".

In realtà forse alcuni non hanno compreso che le cose (anche se a fatica) sono state corrette. anzi radicalmente cambiate: é cambiata la coscienza di quelle donne e di quegli uomini che saranno volontariamente ai remi: per precisa scelta e non certo per fare favori o perchè non sanno come impiegare il loro tempo alla domenica!

Non ci saranno dei figuranti o mercenari, ma Veneziane e Veneziani autentici, gente che a pieno titolo é protagonista del proprio destino e che ai remi dimostra che esiste un'altra venezianità e capacità di essere autonomamente protagonisti della propria storia.

Nessuno s'illuda di poter di ridicolizzare il mondo della voga: non è più il tempo!

Basta parrucconi e vestiti in maschera, basta imitare un tempo pur glorioso, ma passato: sia invece il presente da protagonisti nel segno della nostra e mai cessata storia e come la sua continuità pretende.

Via i finti, inutili e nostalgici costumi teatrali, sostituiti finalmente e con orgoglio dagli abiti odierni.

Siamo i Veneziani del 2000 quelli che non hanno mai cessato di esistere e che si ostinano pur con grandi e gravi quotidiane difficoltà, a portare alto l'orgoglio di Venezia.

La Sensa oggi ha un grande significato per i Veneziani , i Veneziani del mondo e tutti quelli che vogliono essere Veneziani.

Ad essi viene fatta una promessa, un patto, un impegno: quello di proteggere Venezia e la sua gente rimanendo per sempre uniti, nella buona come nella cattiva sorte. La Sensa è l'impegno : non con lo scambio, ma nel lancio dell'anello, sposando il suo mare Venezia stabilisce un patto indissolubile di reciproco rispetto e amore.

Sicuramente Viva Venezia, Viva San Marco!

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